La Banca Centrale della Nigeria dà corpo a una nuova regola che consente alle aziende crittografiche l'accesso ai conti bancari
Le banche nigeriane non possono ancora detenere o scambiare criptovalute per proprio conto, nonostante l'atteggiamento ammorbidito delle autorità di regolamentazione nei confronti degli asset digitali.
La Banca Centrale della Nigeria (CBN) ha pubblicato le linee guida per le banche sugli asset digitali, segno che le autorità di regolamentazione del paese stanno allentando la loro posizione rigorosa sulle criptovalute.
Le linee guida , pubblicate martedì sul sito web della banca, forniscono maggiori dettagli sulla decisione delle autorità di regolamentazione di aprire conti per fornitori di servizi di asset virtuali il mese scorso. Le regole rappresentano un cambiamento di rotta per la più grande economia africana, dove un divieto durato anni una volta impediva agli istituti finanziari di fornire servizi alle società di criptovaluta.
"Le tendenze attuali a livello globale hanno dimostrato che esiste la necessità di regolamentare le attività dei fornitori di servizi di asset virtuali che includono criptovalute e asset crittografici", ha affermato martedì il CBN in una nota.
La guida non elimina le restrizioni sulla detenzione o sullo scambio di criptovalute da parte delle banche nigeriane per proprio conto. Inoltre, secondo le regole, sono vietati i prelievi di contanti da conti crittografici e la compensazione di assegni di terzi tramite conti di detenzione di asset virtuali.
La spinta della Nigeria per aumentare la supervisione delle risorse digitali è in linea con le recenti iniziative delle vicine nazioni africane, dove le criptovalute sono diventate sempre più popolari come copertura contro l’inflazione. Nel 2022, il Botswana ha approvato una legge che regola il settore delle risorse digitali nonostante l’opposizione di alcuni legislatori del paese. Nel frattempo, la Banca di Mauritius ha pianificato il lancio di una valuta digitale della banca centrale, ha riferito Bloomberg News.